legno e pirografo

Annarte

miglior legno per pirografia

Vuoi sapere qual è il miglior legno per la pirografia? Qui ho raccolto una lista dei 5 tipi che consiglio per chi si avvicina a quest’arte. La top 5 dei miei preferiti tra tutti quelli che ho provato negli anni. Leggi l’articolo fino in fondo per scoprire anche quali legni non raccomando: un diverso punto di vista che ti aiuterà nella scelta del legno per i tuoi lavori artistici.

1° TIGLIO

Questo legno di colorazione chiara è il legno più popolare per la pirografia. In America spopola davvero: lo vendono ovunque a costi contenuti. Purtroppo però, in Italia non è così diffuso e nei negozi del fai-da-te ancora non si trova. Ho dovuto setacciare tutte le falegnamerie della mia zona per trovarne anche solo una che vendesse tavole di tiglio.  Le sezioni rotonde poi sono un altro paio di maniche: le ho trovate solo online su Amazon qualche volta.

Tornando alle caratteristiche: per me è al primo posto perché ha una grana talmente fine che il pirografo scivola come su una pista di pattinaggio. Se avete iniziato a pirografare sul compensato o, peggio ancora, sul pino, una volta che avrete fra le mani questo legno vi sembrerà di volteggiare in aria facendo un terzo della fatica. Un salto di qualità non indifferente! La bruciatura, tendente al marrone scuro, emerge grazie alla colorazione chiara del tiglio. Anche i colori vengono esaltati di più. Se avete la possibilità, prendete le tavole con corteccia: conferirà più pregio alla vostra opera.

Il tiglio è sicuramente un supporto altamente raccomandato, per me il miglior legno per la pirografia provato fino ad ora.

2° PIOPPO

Questo è un altro legno tenero di colorazione uniformemente chiara.  Le tavole di pioppo si trovano facilmente nei negozi del fai-da-te così pure i fogli di compensato. Lo consiglio per chi è alle prime armi e vuole provare a pirografare su delle tavolette di compensato economiche. Per fare pratica non è niente male.

Anche il pioppo ha una grana liscia, ma il pirografo non scivola su di esso con la stessa fluidità di un tiglio. 

legno per pirografia

3° BETULLA

Ma quanto è bella la corteccia della betulla?  Le sue sfumature e la sua consistenza rendono questo legno elegante e unico.  La betulla ha una colorazione biancastra, a volte tendente al giallognolo, e una grana discretamente liscia.  Le sezioni rotonde pirografate sono favolose come addobbi di Natale o segnaposti per una tavola rustica. 

Nei negozi del fai-da-te puoi trovare i fogli di compensato di betulla. Certamente economici ma privi di corteccia diventano delle superfici abbastanza anonime. Certo, è l’ideale per un principiante che vuole fare pratica ma per creazioni più suggestive, consiglio le sezioni rotonde con corteccia. Purtroppo queste ultime non sono così facili da trovare in Italia per cui ho dovuto andare in cerca nelle piattaforme di Amazon o Etsy.

4° CILIEGIO

Bello e attraente il suo colore giallo-aranciato ma è un legno duro per la pirografia. La grana è liscia, uniforme e richiede temperature più alte per bruciare.

Le sezioni rotonde hanno delle sfumature stupende: una forte variazione di colore che rende ogni pezzo davvero unico. Nei rivenditori e falegnamerie si trovano facilmente le tavole di ciliegio, usato spesso anche per la tornitura e nella costruzione di mobili. Il costo di questo legno non è propriamente economico ma si sa: le cose belle si pagano.

5° PLATANO

E’ un legno chiaro, simile al pioppo, con una corteccia sottile. Non lo si trova nei negozi…ma per le strade! In Italia ne siamo circondati: strade con platani a destra e a sinistra. Il periodo migliore per farne la scorta è durante la potatura: decine di rami abbandonati lungo la strada diventano centinaia di fettine di legno da pirografare. 


Se vuoi sapere come trasformare un ramo abbandonato in tante fettine di legno da pirografare, scaricati gratuitamente la guida fai-da-te con i passaggi da seguire.

Legni da evitare

PINO E ABETE

Caro pirografista, se fino ad ora mi sono dilungata sul miglior legno per pirografia, ora è doveroso spendere due parole sui supporti lignei che non consiglio per il tuo pirografo: il pino e l’abete infatti sono quelli che mi hanno fatto più faticare. Li nomino solo per raccontarti la mia esperienza con loro e cioè, da dimenticare. Attenzione, non sono difficili da pirografare ma è impossibile lasciare un segno preciso e uniforme. Quelle piccole venature scure sono come degli impedimenti per il pirografo che si troverà a fare una corsa ad ostacoli sul legno. E’ il legno più economico e più diffuso in Italia ma a livello artistico ed estetico non permette una bruciatura uniforme. 

Questi legni li metto alla fine della lista perché sono legni con una grana ruvida che ti combatte ad ogni passo. Ogni volta che si brucia la parte chiara e tenera del legno è piacevole ma, quando arrivi alla venatura scura o a un nodo, diventa improvvisamente duro e non si brucia facilmente. Se trovi poi della resina, bisogna essere scaltri a pulire la punta del pirografo prima che si sporchi e si rovini.

Insomma si risparmia denaro ma non tempo: personalmente mi ci vuole il doppio del tempo ad eseguire un lavoro sull’abete anziché su un dolcissimo tiglio. E’ altresì una buona palestra per coloro che vogliono testare la propria pazienza…prima di lanciare in aria la tavola di pino. 

Ora che ti ho fatto l’elenco dei supporti, mi chiederai: dove li posso trovare in internet? Nella mia vetrina virtuale, troverai una selezione di supporti e altri materiali di pirografia che consiglio.

Se hai trovato questo articolo utile, lasciami un commento qui sotto.

Buona pirografia!

Anna


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Comments

  • Lisa
    13 Dicembre 2022

    Ciao Anna, ho provato a cercare il tiglio in diversi negozi ma non lo trovo. Posso chiederti dove ti RIFORNISCI?Grazie in anticipo.

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